La EN 60849 si applica ai sistemi di amplificazione e di distribuzione del suono utilizzati per realizzare una rapida ed ordinata mobilitazione degli occupanti di aree interne od esterne in situazione di pericolo e di emergenza.
Tipi di impianti
- l Qualunque tipo di impianto di segnalazione sonora che venga utilizzato per diffondere in un ambiente messaggi di emergenza in chiaro, per mezzo di altoparlanti, da viva voce (microfono) o da riproduttore di messaggi pre-registrati.
Oggetto della EN 60849
- l Caratteristiche delle apparecchiature
- l Requisiti di installazione
- l Verifiche da effettuare al collaudo – prestazioni minime del sistema
- l Gestione e manutenzione
Requisiti generali del sistema
- l Non è precluso l’uso per altri scopi, ma in presenza di allarme, ogni funzione non inerente l’emergenza deve essere disabilitata
- l Il sistema, a meno che non sia danneggiato in conseguenza della stessa emergenza, deve essere disponibile in ogni momento
- l Il sistema deve essere in grado di trasmettere entro 10” dalla applicazione dell’alimentazione
- l In caso di emergenza il sistema dovrà essere in grado di diffondere un primo segnale di attenzione entro 3” dall’attivazione manuale o dall’attivazione automatica
- l Il sistema dovrà fornire informazioni sulla corretta funzionalità o guasto delle parti rilevanti per la segnalazione di emergenza
- l Il guasto di un circuito altoparlanti non dovrà provocare la perdita di copertura nella zona servita
- l I messaggi in chiaro devono essere preceduti da un segnale di attenzione. I messaggi devono ripetersi fino a che modificati dalla procedura di evacuazione o silenziati manualmente
- l I messaggi devono essere chiari, brevi e non ambigui
- l Se si utilizzano messaggi pre-registrati, questi devono essere conservati in memorie non volatili a stato solido, e deve essere continuamente monitorata la loro disponibilità
- l Il sistema deve consentire la suddivisione dell’impianto in zone altoparlanti secondo quanto previsto dalla procedura di evacuazione
- l Una zona di rilevazione allarmi deve corrispondere ad una sola zona altoparlanti
- l L’intelligibilità di un messaggio di emergenza non deve essere compromessa dalla diffusione di messaggi diversi in zone limitrofe
- l Deve essere disponibile un’alimentazione di emergenza
Controlli manuali
- Deve essere possibile intervenire manualmente per modificare:
- il tipo di messaggio in diffusione
- la zona di diffusione
- Deve essere possibile la diffusione di messaggi in viva voce tramite microfono di emergenza (se disponibile)
Requisiti delle apparecchiature
Indicazione automatica dello stato, e cioè:
- l DISPONIBILITA’ DEL SISTEMA
- l DISPONIBILITA’ DELL’ALIMENTAZIONE
- l EVENTUALI GUASTI
QUINDI : AUTODIAGNOSTICA.
Rilevazione di guasti:
- l Guasto dell’alimentazione primaria o secondaria
- l Guasto del microfono di emergenza, inclusa la capsula, l’elettronica e le connessioni
- l Guasto nel percorso critico del segnale di emergenza lungo la catena di amplificazione, con identificazione individuale degli amplificatori
- l Guasto degli amplificatori o di moduli di diffusione
- l Guasto del circuito altoparlanti (cortocircuito o interruzione)
- l Guasto della consolle di visualizzazione allarmi
- l Errori del processore nell’esecuzione del software
- l Errori di memoria
- l Cessazione di processi di scansione od interrogazione di periferiche
- l Guasti o interruzione nelle connessioni dati o audio
Segnalazione di guasti
- l Tramite segnalazioni luminose e segnalazione acustica tacitabile, entro 100” dall’evento
- l L’evento di guasto deve essere memorizzato in un log, per un minimo di 99 eventi
- l Il circuito a microprocessore deve prevedere una funzione di autoripristino (watch-dog)
Monitoraggio amplificatori e linee
- l Per l’amplificatore: tono pilota
- l Per la linea: tono pilota o misura dell’impedenza
- l Non è necessario il controllo del funzionamento del singolo diffusore
- l In caso di guasto dell’amplificatore di servizio deve intervenire un amplificatore di riserva
Interfaccia con il sistema di rilevazione emergenze
- l Se esiste un’interfacciamento con sistemi di rilevazione emergenze (es: centrale anticendio) per l’avvio automatico di messaggi pre-registrati, questo deve essere sempre monitorato
- l Eventuali messaggi di allarme avviati automaticamente devono persistere anche in caso di successivo guasto del collegamento con la centrale di rilevazione emergenze
- l Se esiste un sistema di supervisione delle emergenze, un guasto dell’impianto audio deve essere segnalato automaticamente
Alimentazione secondaria
- l Deve esistere una fonte di alimentazione secondaria
- l L’alimentazione secondaria deve garantire il funzionamento dell’impianto in condizioni di emergenza per un tempo doppio del tempo necessario all’evacuazione dell’ambiente, con un minimo di 30’
- l L’alimentazione secondaria deve garantire il funzionamento in condizione di stand-by per un minimo di 24h, o 6h se esiste un generatore di emergenza
Requisiti di installazione
- l L’installazione deve rispondere alle normative locali sugli impianti
- l In caso di interconnessione con un sistema di rilevazione emergenze e/o allarmi, le norme relative all’installazione di tali impianti si estendono anche all’impianto audio
- l Le vie di connessione non devono essere veicolo di propagazione di effetti pericolosi
- l In caso di ampliamento o modifica di impianti esistenti, tutto l’impianto deve essere posto a norma
- l In base all’analisi dell’ambiente, può essere necessario prevedere un doppio circuito altoparlanti
Condutture, cavi e diffusori
Per maggior sicurezza e garanzia di funzionamento in condizioni critiche conviene prevedere:
- l Condutture protette
- l Cavi resistenti al fuoco e non propaganti la fiamma (vedi CEI 20-45)
- l Altoparlanti con morsetteria in ceramica e fusibile termico
Specifiche di collaudo
Verifica dei livelli di pressione acustica:
- l 65 dBA minimo (75 dBA nei luoghi destinati al sonno)
- l In ogni caso da +6dBA a +20dBA sopra il rumore di fondo
- l Non più di 120 dBA
La misura va effettuata sul segnale di attenzione
(si misurano LAeq e Lmax in bande d’ottava per segnali continui e LAmax e Lmax in bande d’ottava per segnali bitonali)
Misura dell’intelligibilità del messaggio
- l La norma non specifica il metodo (ne propone alcuni) ma fornisce un grafico di conversione per determinare “L’indice di intelligibilità comune” (CIS) – compreso tra 0 e 1.
- l Il valore rilevato non deve essere inferiore a 0.7
Obblighi del gestore
- Il gestore dell’impianto deve nominare un “responsabile di impianto”
- Deve essere mantenuta una documentazione tecnica comprendente:
- I dati di impianto (schemi e risultati delle misure di collaudo)
- Un registro giornale con copertina rigida in cui riportare l’utilizzo del sistema e tutti gli eventi rilevati:date ed ore di utilizzo, prove, guasti, allarmi, azioni conseguenti intraprese
- Deve essere attivato un servizio di manutenzione con obbligo di almeno due interventi all’anno
- Deve essere disponibile un manuale di manutenzione con descrizione degli interventi da effettuare
Ambiti di applicazione in base alla normativa vigente
- l Centri commerciali e negozi con superficie maggiore di 400 mq. (DM 27/7/2010)
- l Edifici scolastici di Classe 3, 4, 5 (> 501 persone – DM 26/8/92)
- l Edifici di pregio o contenenti opere d’arte (DM 28/5/92)
- l Luoghi di pubblico spettacolo (DM 19/8/96)
- l Impianti sportivi al chiuso con più di 1000 spettatori (DM 18/3/96)
- l Metropolitane (DM 11/1/88)
- l Strutture sanitarie pubbliche e private (DM 18/9/02)
- l Uffici di nuova realizzazione ( o oggetto di ristrutturazione o nuovo insediamento) con più di 100 presenze (DM 22/6/2006)
Grazie a M. Galeazzi